Il grande Racket
Il grande racket è un film poliziottesco del 1976 diretto da Enzo G. Castellari.
È considerato uno dei migliori lavori del regista assieme a Quel maledetto treno blindato
TramaIl maresciallo della Polizia di stato Nicola Palmieri, con l’aiuto del fidato sergente Salvatore Velasci, indaga nella città di Roma su un’organizzazione mafiosa che esercita il suo controllo nella città perpetuando il racket delle estorsioni ai titolari di imprese commerciali nella capitale.
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L’organizzazione è guidata da Rudy il Marsigliese, a cui fanno capo un gruppo di mafiosi feroci e vendicativi. I metodi violenti d’indagine di Palmieri, tuttavia, non sono accettati dai vertici della polizia e, quando egli viene estromesso dall’incarico, a seguito della morte di Velasci durante un conflitto a fuoco nel tentativo di sventare una rapina alla stazione Tiburtina, decide di organizzare una rappresaglia armata, alla quale decidono di partecipare ad un gruppo di vittime della banda del Marsigliese.
Palmieri insieme ai taglieggiati organizza l’agguato in occasione di un meeting della mafia internazionale in una fabbrica di periferia di Roma, scoprendo che anche vertici della società apparentemente pulita erano coinvolti nell’organizzazione mafiosa.
CommentoCastellari sa come agganciarsi ad un genere, lasciando il suo inconfondibile marchio di fabbrica, così da farne un prodotto altamente personale: trame da western metropolitano, interminabili sparatorie degne di un war-movie, musica incalzante dei De Angelis, uso del ralenti per ritualizzare ed enfatizzare le uccisioni nella vendetta, sempre perpetrata con feroce lucidità.
Film d’azione puro che consegna alla storia la più grande sequenza di sparatoria del cinema italiano: quella alla stazione, inarrivabile per ritmo, tecnica, estetica, spettacolarità e comunque verosimiglianza. Grande Fabio Testi, spiccano Palmer, Guerrini, Marsina e Gardenia). Bravissimi gli stuntman caratteristi Cianfriglia, Puppo e Roberto dell’ Acqua. Il ritmo è decisamente alto, l’action originale ma non mancano approssimazioni narrative e situazioni didascaliche. Memorabile la preparazione del finale e il tiratore al piattello
Curiosità
Titoli all’ estero
Italy 12 August 1976
West Germany 22 July 1977
France 2 August 1978
South Korea 19 June 1981
Hong Kong 21 June 1984
Uscite all’ estero
Argentina El gran chantaje
Spain Forajidos 77
France Big Racket
Greece (transliterated ISO-LATIN-1 title) I megali kobina
Japan (English title) Big Violence
Slovenia Sam proti klanu
Turkey (Turkish title) Azrail
USA (dubbed version) The Big Racket
West Germany Racket
West Germany (video title) Racket – Bei Anruf Mord
World-wide (English title) The Big Racket
Il direttore Enzo G. Castellari ha affermato che, mentre in genere gira i suoi film in inglese, questo fu girato in italiano, in seguito doppiato in inglese, perché la sincronizzazione in lingua inglese era troppo difficile per la stella Fabio Testi che non parlava inglese. Castellari ha anche detto che era abbastanza insoddisfatto del doppiaggio inglese che è stato fatto.
Anche se l’attore americano Vincent Gardenia parlava fluentemente in italiano, tutte le sue parti del film ,che sono state girate in italiano, sono state doppiate da un attore italiano.
La sparatoria vicino treno è stata girata nel corso di quattro giorni.
Locations
Il porto di Fiumicino (RM)
Story | 1 |
Actors | 1 |
Music | 1 |
Director | 1 |
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Titolo originale Il grande racket
Paese di produzione Italia
Anno 1976
Durata 110 min
Genere poliziesco
Regia Enzo G. Castellari
Soggetto Massimo De Rita, Dino Maiuri
Sceneggiatura Enzo G. Castellari, Massimo De Rita, Dino Maiuri
Casa di produzione Cinemaster
Distribuzione (Italia) Titanus
Fotografia Marcello Masciocchi
Montaggio Gianfranco Amicucci
Musiche Maurizio De Angelis, Guido De Angelis
Interpreti e personaggi
Fabio Testi: Nicola Palmieri
Vincent Gardenia: Pepe
Renzo Palmer: Padre di Stefania
Orso Maria Guerrini: Gianni Rossetti
Glauco Onorato: Piero Mazzarelli
Marcella Michelangeli: Donna di Rudy
Romano Puppo: Doringo
Antonio Marsina: procuratore Giovanni Giuni
Sal Borgese: Salvatore
Giovanni Cianfriglia: Scagnozzo di Rudy
Roberto Dell’Acqua: Scagnozzo di Rudy
Massimo Vanni: Scagnozzo di Rudy
Joshua Sinclair: Rudy, il marsigliese
Daniele Dublino: commissario
Anna Zinnemann: Anna Rossetti
Edy Biagetti: capo della Polizia
Salvatore Billa: Fabrizi
Giovanni Bonadonna: Cuomo
Stefania Castellari: Stefania
Doppiatori originali
Pino Locchi: Nicola Palmieri
Ferruccio Amendola: Pepe
Manlio De Angelis: Rudy, il marsigliese
Sergio Fiorentini: Giovanni Cianfriglia
Piero Tiberi: Ottaviano Dell’Acqua
Massimo Giuliani: Massimo Vanni
Gino Donato: Doringo
Angelo Nicotra: Salvatore
FOTO E POSTERS



