Il mio nome è Scopone e faccio sempre..

Il mio nome è Scopone e faccio sempre cappotto è un film del 1972, diretto da Juan Bosch.

Trama

 

 

Dallas, un pistolero senza fissa dimora, trova l’amico Lumacone in gabbia e in attesa di esecuzione sommaria da parte dei fratelli Maldonado, offesi per motivi muliebri.

Liberatolo e messi in fuga i vendicatori, Dallas trascina Lumacone in un villaggio ove vanta dei diritti sulla fattoria, terreno e miniera, momentaneamente ereditata dalla giovane e indifesa Glenda. Secondo la volontà dei rispettivi genitori, Dallas e la ragazza dovrebbero disputarsi la proprietà – già del padre del pistolero – continuando una partita a poker.

Ma Glenda non sa giocare e, d’altra parte, la sua proprietà è insidiata da Rompimani e dai fratelli Breidt; inoltre, dalla sua ha soltanto lo zio sceriffo ubriacone. Dallas e Lumacone si schierano dalla parte della giovane; umiliano e mettono in fuga gli avversari; quindi riprendono le loro peregrinazioni.

Recensione

 

 

Il leggendario attore Anthony Steffen non ha bisogno di presentazioni, poichè è apparso in molti classici del genere western italiano, con titoli come Django il Bastardo (Django il bastardo) il suo titolo più riconoscibile, seguito da Blood at Sundown (Perché uccidi ancora?) , Sette dollari sul rosso, $ 1000 sul nero, pochi dollari per Django, Garringo, Shango e Viva Django, con molti altri esempi di film western e non weatern. È interessante notare che Steffen, che è noto per il suo stile di recitazione un po’ legnoso, andava molto bene nei suoi western, i crossover nella commedia. Nel 1968, ha collaborato con Mark Damon nell’eccellente commedia western A Train for Durango, una delle prime dimostrazioni delle abilità comiche di Steffen. Nelle due commedie western del 1972, Steffen interpreta un personaggio solo leggermente messo in crisi dalla sua vendetta. In cerca di un antieroe, che ha perfezionato in una serie di western efficaci, lo stesso personaggio di base, ma, in un ambiente comico.

La cosa che fa funzionare il film è il fatto che la slapstick è di natura violenta e la maggior parte delle gag sono molto divertenti. Per un western italiano con pochissime sparatorie, si muove con una grande vena e non impantanandosi o esagerando nella sua stupidità. Il team di Steffen e Sancho è un binomio fantastico ed entrambi giocano bene l’uno con l’altro, con il personaggio di Sancho che viene attenuato dal suo solito sfarzo, in più battute scherzose. Ad un certo punto Dallas dice a Pistachio che il vecchio aveva fatto menzione del pistachio, dicendo: “Mio caro e unico figlio, tu e il pistacchio siete fratelli”, e poi il vecchio morì. In una scena, più avanti nel film Pistachio parla del suo defunto padre, che non è il padre comune a cui Dallas si riferiva.

La cosa del fratello potrebbe essere stata una tattica per associare il film alla serie Trinity, con Steffen che entra nella parte di Terence Hill, Trinity e in Sancho, nei panni del defunto grande Bud Spencer, come Bambino! Ma, fortunatamente, il film non copia mai eccessivamente il film Trinity e al tempo stesso prende alcune idee da altri western qua e là (come l’uso di un parasole di Dallas, usato da Tony Anthony in The Stranger Returns). La produzione si presenta come una commedia western fresca, anche se violenta. La musica di Marcello Giombini, meglio conosciuta per la sua accattivante colonna sonora di Sabata, è tanto strana quanto a volte la sceneggiatura, composta da composizioni di tipo elettronico, che variano dal divertimento al nervosismo. Non una pellicola eccezionale, ma una buona commedia western.

Curiosità

 

 

Uscite all’estero

Italy 5 June 1974
Spain 24 March 1975 (Madrid)

Titoli all’ estero:

(original title) Il mio nome è Scopone e faccio sempre cappotto
Brazil Os Dez Homens do Oeste
Portugal Dallas
Spain Dallas
USA (video title) Ten Killers Came from Afar
West Germany Fäuste wie Dynamit
Dallas

Locations

 

 

Barcelona, Catalonia, Spain

Rome, Lazio, Italy

 

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Titolo originale Dallas
Paese di produzione Spagna, Italia
Anno 1972
Durata 85 min
Genere western
Regia Juan Bosch
Soggetto Juan Bosch, (non accreditato)
Sceneggiatura Juan Bosch(non accreditato)
Casa di produzione Producciones Cinematográficas Cine XX, Produzioni Europee Associati
Distribuzione in italiano 20th Century Fox
Fotografia Julio Pérez de Rozas
Montaggio Eugenio Alabiso
Musiche Marcello Giombini
Scenografia Juan Alberto Soler, Massimo Tavazzi
Costumi Adriana Spadaro
Trucco Elisa Aspachs, Franco Di Girolamo

Interpreti e personaggi

Anthony Steffen: Dallas
Fernando Sancho: “Lumacone”
Gillian Hills: Glenda Kelly
Robert Hundar: Drug Bright
Ricardo Palacios: “Rompimani”
Sergio Doré: lo sceriffo di Brownville e zio di Glenda
Attilio Severini: Kurt
Indio González: Logan
Juan Torres: uno dei Maldonado
Furio Meniconi: il primo sceriffo
Juan Miguel Solano:
Ricardo Moyán:

Doppiatori italiani

Sergio Graziani: Dallas
Carlo Romano: “Lumacone”
Flaminia Jandolo: Glenda Kelly
Luciano De Ambrosis: Drug Bright
Glauco Onorato: “Rompimani”
Ferruccio Amendola: lo sceriffo di Brownville e zio di Glenda
Sergio Fiorentini: Logan
Carlo Alighiero: il primo sceriffo

FOTO E POSTERS