La Polizia incrimina…. IIa parte
“La Polizia incrimina, la legge assolve”…. ma lo sapevate, cari amici, che il titolo originale non era quello. Volete sapere il vero titolo del mitico film???
“Pronto Centrale?…” Si. Proprio quello. Devo dire sinceramente che mi viene subito da pensare “e sti cazzi!”…. chi di voi non conosce il metodo infallibile di mio papà nel riconoscere un titolo giusto… adesso sicuramente state ridendo Meglio “La polizia incrimina, la legge assolve”! E’ un titolo da “Me cojoni!!”
Ma devo dire ragazzi… che filmone!!!!… L’ho visto l’altro giorno per la centesima volta. Troppo fico. Non riesco a mettere “pausa” durante la visione. Non si può fermare il film. Impossibile. Il ritmo è esageratamente sorprendente. La musica è da premio Oscar! La bellezza di Franco va oltre ogni immaginazione. E’ troppo gajardo! Poi con quei capelli…lasciati apposta dopo aver terminato di girare “Matteotti”. Tutto è bello. Anche il colore della pellicola, stile anni settanta.
Un cassetto nel cassetto dei ricordi: il nome del personaggio di Franco: “Commissario Belli”… viene “copiato” dal film di mio zio Romolo (Girolami) Guerrieri, “Un Detective”…. Il Capo di Franco Nero, nel film era Renzo Palmer…(un altro grande attore italiano!) e si chiamava proprio “Commissario Belli”. E’ un omaggio di mio papà a suo zio. Che poi mio Nonno ha “modificato” in “Betti” ma non con Franco Nero, ma con un certo Maurizio “Er Prota” Merli (icona, senza discussione, del nostro amato e glorioso poliziesco e non poliziottesco!). Ammazza… in poche parole ho detto tutto…..
Il ruolo di mia sorella Stefania, nel film, è straordinario!!! Unica. Adoro tutte le scene….eccetto una. La sua morte. Non riesco a vederla. Non posso. Mi…. vengono le lacrime solo a pensarci. Poi specialmente adesso che ho una figlia… Una figlia che “canta, balla e recita” – a casa.
Anni indietro, durante la proiezione di “La Polizia incrimina…” a Los Angeles in presenza di Quentin Tarantino e Joe Dante – mio padre.. conoscendo a memoria tutti i fotogrammi del film è uscito per andare in “bagno”… proprio mentre veniva proiettato la sequenza dell’uccisione di Stefania. Io ho guardato altrove….. in attesa della fine… ma mio padre è andato via… Il giorno seguente, durante la mitica doppia intervista, QT ferma mio padre… e gentilmente gli chiede…”Ho notato che sei andato via proprio all’inizio della scena – quando uccidono tua figlia…”. Mio papà, sorpreso… non riesce a rispondere… QT capisce…Mio padre li fa segno alla gola…”nodo alla gola”… QT sorride e non chiede altro.
L’inserimento dell’uccisione di mia sorella è stato aggiunto – dagli sceneggiatori, dopo il brutale assassino di una giovanissima ragazza. A Genova. Vi ricordate Milena Sutter? Un evento che ha sconvolto l’intera opinione pubblica. Un atto di violenza inaudita!!! Il fatto era “fresco”…. come l’uccisione del Commissario Calabresi… due eventi distanti ma uniti dalla brutalità degli anni di piombo, che hanno influenzato la storia ed il film. Moltissimi fatti durante quel decennio di odio politico e di violenza terroristica hanno influenzato profondamente il modo di fare cinema. Il cinema stesso ha rappresentato, nella produzione dei films; la cronaca nera ed i vari fatti di rivolta sociale. Mai come quel periodo sono state prodotte cosi tante pellicole che hanno testimoniato un’epoca di diversità economica e sociale – un evento senza paragoni. Se notate bene… io non parlo di cinema di genere… cinema d’autore… cinema d’impegno… Io parlo di Cinema. Cinema Italiano.
Del film, avrei voluto avere il copione oppure il mitico ciak… ma in cambio ho ancora la valigia Sansonite di mia sorella… quella rossa che si vede alla Stazione…. Un vero cimelio cinematografico… Una valigia “vintage” che noi abbiamo usato per molti anni…. Forse un giorno aprirò un museo.
Dei nostri bellissimi ricordi di Genova… ho ancora viva la straordinaria giornata al mare. Vedo tante barche. Posizionate in un modo strano… con le reti da pescatore… Vedo mia sorella che prova la scena con Franco… osservo bene, sono tutti seri. Ma io voglio giocare! Ad un certo punto, inizio a correre tra le barche… che forza… vedo mia madre che mi segue… e mio padre che deve aspettare… Cosa deve aspettare??? Ma certo.. sono entrato in campo. Sono nella scena. Ma io sono un bimbo che ha tanta voglia di giocare… Mi prende mia madre… mi porta dietro la machina da presa… Adesso tutti sono pronti e sento sempre la vociona di mio papà “ACTION!”. Si gira la scena con mia sorella… Che sorpresa… mia sorella è un’attrice!! Non ci posso credere. Recita! Attendo la fine… cosi che io e mia sorella giochiamo e corriamo attorno le barche e vicino al mare. Che bella giornata. Si cambia posto… vedo Franco Nero che gioca con mia sorella… Ma come?!? Io?? Io voglio giocare con lei. Finite le riprese… Franco capisce e mi prende e gioca con me…. Mi sento al settimo cielo. Da quel giorno… devo dire la verità, considero Franco più di uno zio.
E’ una persona stupenda. Di quella giornata non ho una foto. Peccato. Ho invece una bella foto di mia madre che tiene la giacca gialla ed il copione di mia sorella “attrice”. Che bella mamma che ho! Sempre sorridente e giocosa. Ho due genitori giovani ed una sorella divertente che recita…. Domani devo ritornare a casa. La giornata sul set è arrivata alla fine. Il mio papà ha terminato di girare il programma del giorno. Vedo la troupe che inizia a mettere a posto i strani oggetti che un giorno conoscerò meglio. Che bello girare e giocare nei set di mio papà. Ma io non voglio ritornare a Roma….
A presto…. mia dolce e bellissima Genova!
Andrea Girolami