La vittima designata

La vittima designata è un film del 1971, diretto da Maurizio Lucidi e interpretato da Tomas Milian e Pierre Clementi. Una particolare dedica a Tomas Milian scomparso ieri e che manchera’ a tutti noi.

Trama

Stefano, pubblicitario milanese d’origini venezuelane, è in cattivi rapporti con la moglie Luisa. Un giorno, in gita a Venezia con la sua amante Fabiane, fa la conoscenza d’un misterioso personaggio, il giovane conte Matteo Tiepolo, che poco alla volta s’insinua nella sua vita. Matteo propone a Stefano un patto dettato “dall’amicizia”: lui ucciderà sua moglie, Stefano gli ucciderà il fratello.
L’uomo non è intenzionato a portare avanti il piano, ma quando sua moglie muore per davvero, Stefano s’accorge che il conte ha comunque eseguito quello che aveva proposto.

Stefano si reca a Venezia dove il conte gli propone di scagionarlo a patto d’uccidere suo fratello, sparandogli dalla Basilica di Santa Maria della Salute con un fucile di precisione che troverà al deposito bagagli della stazione.
Sospettato dalla polizia e incastrato da Matteo, Stefano racconta la verità ma non viene creduto e alla fine non gli resta che fare la sua parte per sdebitarsi.

L’attore cubano Tomas Milian recita in questo film utilizzando la sua voce originale, non usufruendo ancora del doppiaggio di Ferruccio Amendola, che lo caratterizzerà invece negli anni successivi nei ruoli del ladruncolo “Er Monnezza” e del poliziotto “Nico Giraldi”.

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La colonna sonora, composta da Luis Enriquez Bacalov, è una versione “prototipale” del Concerto grosso per i New Trolls, pubblicato su LP alcuni mesi dopo, il cui adagio ha ancora molti punti di contatto con il tema base di Albinoni non ancora molto variato.

Il brano My shadows in the dark, nel film è cantato da Tomas Milian, mentre nella versione del disco da Gianni Belleno e Nico Di Palo.

Il soggetto del film, che nei titoli di testa viene definito originale, è liberamente ispirato al film del 1951 L’altro uomo di Alfred Hitchcock, distribuito in Italia anche con il titolo Delitto per delitto.

Commento

Un giallo da incorniciare, quasi un remake non dichiarato de L’altro Uomo. Sontuoso thriller di pregevole fattura. Lo spunto della storia non è certo originale, ma lo sviluppo è sensato ed i personaggi sono caratterizzati in modo superbo (gli uomini ovviamente: le donne sono corpi da inquadrare in modo elegante e poco più). La storia coinvolge fin dall’inizio e la tensione regge benissimo per tutta la durata fino all’ottimo finale, nonostante non venga versata una sola goccia di sangue. Ottima l’atmosfera, malinconica e crepuscolare, esaltata da un’ottima fotografia e da alcune intelligenti scelte registiche. Bel lavoro anche sulle location milanesi e veneziane, con una puntata sul lago di Como, ed una volta di più un monumentale Milian, che si doppia magnificamente da solo e canta pure la splendida canzone di Bacalov, main theme di una colonna sonora che verrà ripresa -com’è noto- in Milano calibro 9.

La storia del film è attribuita al (futuro) produttore Augusto Caminito, Antonio Troiso, Maurizio Lucidi ed il celebre regista Aldo Lado.

Mentre la sceneggiatura è stata sviluppata da Fulvio Gicca Palli, attivo l’anno prima (sempre come sceneggiatore) per il celebre Incontro D’Amore a Bali e l’anno seguente per Girolimoni, il Mostro di Roma (quest’ultimo diretto da Damiano Damiani ed ispirato ad un tragico errore investigativo).

L’attrice Katia Christine, che nel film impersona una modella pubblicitaria, fu effettivamente protagonista, l’anno precedente della campagna pubblicitaria dei Baci Perugina. Uno spezzone dello spot è visibile in una scena all’inizio del film, dove la Christine appare come una specie di fatina – farfalla che svolazza qua è là distribuendo a piene mani i famosi cioccolatini.

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La vittima designata
Paese di produzione     Italia
Anno     1971
Durata     105 min
Colore     colore
Genere     thriller
Regia     Maurizio Lucidi
Soggetto     Augusto Caminito, Aldo Lado, Maurizio Lucidi, Antonio Troisio
Sceneggiatura     Fulvio Gicca
Produttore     Vico Pavoni
Casa di produzione     P.C.E. Produzioni Cinematografiche Europee
Fotografia     Aldo Tonti
Montaggio     Alessandro Lucidi
Musiche     Luis Enriquez Bacalov, eseguita dai New Trolls; il brano Shadow my in the dark è cantato da Tomas Milian
Scenografia     Enrico Sabbatini
Costumi     Enrico Sabbatini
Trucco     Oretta Melaranci

Interpreti e personaggi

Tomas Milian: Stefano Augenti
Pierre Clementi: Matteo “Conte” Tiepolo
Katia Christine: Fabiane Berangier
Luigi Casellato: commissario Finzi
Marisa Bartoli: Luisa Monti Augenti
Ottavio Alessi: Balsamo, socio di Stefano
Sandra Cardini: Cristina Müller
Enzo Tarascio:
Carla Mancini:
Bruno Boschetti:

Doppiatori italiani

Giancarlo Giannini: Matteo “Conte” Tiepolo