Lo chiamavano Tresette giocava sempre col morto
Lo chiamavano Tresette… giocava sempre col morto è un film western del 1973 diretto da Giuliano Carnimeo.
Trama
Tresette, fenomenale quanto pacifico pistolero, arriva a “Mela Bacata” dove viene a sapere che cercano un uomo coraggioso per trasportare un milione di dollari in oro attraverso una valle infestata dai banditi. Insieme al falso sceriffo Bamby, una sua vecchia conoscenza, accetta di trasportare lui l’oro a Dallas. Camuffando la diligenza come un carrozzone da venditore ambulante riesce sempre a sfuggire agli agguati dei banditi, anche se non sempre senza sporcarsi le mani.
Veleno, letteralmente denudato con un mitra nascosto nel carillon
La prima banda lo lascia passare scambiandolo per un venditore ambulante; anche la seconda banda si lascia ingannare mentre gli uomini della terza banda riconoscono Tresette, ma vengono ugualmente sopraffatti nel corpo a corpo. Resta solo l’ultima banda, quella di Aureola Joe e dei suoi uomini, ma anche loro, dopo aver provato a gabbare Tresette, le prendono di santa ragione. Arrivati a Dallas però, Tresette e Bamby rischiano l’impiccagione, perché l’oro è solo piombo cosparso di porporina.
Fuggiti di prigione, capiscono di essere stati truffati dal banchiere McPearson e si introducono nei saloni d’un ballo in maschera organizzato proprio dal banchiere. Entrando di nascosto nello studio di McPearson, Tresette scopre dei loschi traffici del banchiere con miss Marlene, la proprietaria del saloon nonché di una pasticceria in città. È proprio nascondendo l’oro nei pacchi della pasticceria che McPearson riesce a far uscire l’oro dagli Stati Uniti per farlo arrivare in Messico. Venuti a conoscenza dei fatti, Tresette e Bamby vanno alla pasticceria, dove si stanno ultimando i preparativi per la spedizione dei pacchi e, dopo una scazzottata, riescono a prendere l’oro e a scappare via.
Inoltre, per tutta la durata del film Tresette è inseguito costantemente dal pistolero Veleno, che vuole sfidarlo e ucciderlo a tutti i costi; ogni volta Tresette inventa fantasiosi stratagemmi o ragionamenti complicati per liberarsi di lui.
Recensione
Questa volta il nuovo eroe si chiama “Treette” o “Tricky Dicky” (George Hilton) che trasporta una “scatola sorpresa” che mostra risorse inaspettate e magiche. È un elegante uomo armato e il suo compagno sceriffo si chiama Bambi (Chris Huerta), sono assunti da un potente banchiere, MacPherson (Umberto D’Orsi) per trasportare denaro che viene derubato dai banditi. Entrambi uniscono le forze per consegnare un milione di dollari in oro viaggiando in una carrozza medica attraverso terre infestate da bande, mentre si nascondono. Come “Tricky” si pone come venditore, lungo la strada vende elisir, lozioni per capelli magici, medicine e molte altre cose. E’ accompagnato dal simpatico paffuto Bambi che ha un cavallo chiamato Mr. Thompson. L’eroe intraprendente, un pistolero freelance, di nome “Tricky Dicky” sembra inseguire cattivi pistoleri e trasportare una preziosa scorta d’oro. Lo scontro sarà inevitabile tra i grossi tagliagole (Nello Pazzafini), i pistoleri (Salvatore Borgese) e, naturalmente, “Tricky”.
“Tricky” è un pistolero con armi tecniche e molti trucchi in modo simile al precedente Sabata. “Tricky” è un altro eroe nel S.W. genere come Sabata (Lee Van Cleef) e Sartana (Gianni Garko). Il George Hilton, nato in Uruguay, era una prima stella degli spaghetti e fa squadra, come co-protagonista, con lo spagnolo Chris Huerta, è uno (insieme a Tito Garcia, Ricardo Palacios, Pedro Sánchez e il grande Fernando Sancho) dei normali personaggi di supporto che hanno accompagnato a recitare nei western europei degli anni ’60 e ’70. Il film riceve i contributi di supporto da attrici come Ida Galli o Evelyn Stewart e attori quali Nello Pazzafini, Sal Borgese, Fortunato Arena, Goffredo Unger e Rosalba Neri con i baffi.
George Hilton e Cris Huerta, giocano continuamente al turbolento gioco del gatto col topo e funziona così bene, dato che i personaggi che rappresentano, Tresette e lo sceriffo Bambi, si comportano come cani e gatti; George Hilton, sembra anche che si stia divertendo anche parecchio, quindi puo’ lanciarsi nel regno comico. Lo stesso vale per il suo partner dall’aspetto irritato in modo permanente Cris Huerta, che sa parlare con i pugni, motivo per cui ci sono sempre risse frenetiche che alleggeriscono la narrazione in modo divertente. Nel complesso, la coppia ineguale non è male per qualsiasi tipo di mascheramento ed è George Hilton in particolare, con la sua eleganza, che aiuta il percorso facilmente e fa arrivare al traguardo sperato. Inoltre, l’onnipotenza di Tresette, che viene spesso usata in western di ogni genere, metterà fine all’abbondante feccia criminale laddove è possibile. Nella fattispecie, l’intera faccenda si svolge sulla rotaia dell’umorismo e diventa quindi la parte più grande della storia in modo inconsistente. Il regista Carnimeo, d’altra parte, è più interessato alla creazione di simpatie che sanno giostrare giocosamente ancora e ancora. Artisti come Umberto D’Orsi, Sal Borgese o Nello Pazzafini a volte si fondono con questo concetto per servire l’altro lato della follia, come può farlo con un’interessante esibizione dell’italiana Ida Galli, per cui vale la pena dare un’occhiata più da vicino.
È interessante vedere che Ida Galli è stata in grado di mettere da parte la sua aura spesso malinconica e inchinarsi a toni umoristici. Tuttavia, è probabile che ci siano opinioni diverse sul ruolo e, in particolare, su questo film; Tuttavia, rimane sorprendente il modo in cui Ida Galli sappia adattarsi al tenore richiesto per presentare cambiamenti che sono certamente tutt’altro che ordinari per lei. Pertanto, è bello aver visto un tocco di colore in più nella filmografia di Ida Galli.
Il duo George Hilton e Cris Huerta, il cui umorismo spesso sottile è sempre emancipato l’uno dall’altro in modo intelligente, alla fine si trasforma in un’unità divertente, assicurandosi che questa storia sia eseguita allegramente. “L’umorismo è quando ridi comunque”
Curiosità
Uscite all’estero
Italy 3 May 1973
West Germany 27 July 1973
Finland 25 January 1974
Spain 8 April 1974 (Madrid)
Netherlands 2 May 1974
Denmark 13 September 1974
Sweden 1 April 1975
Titoli all’ estero:
(original title) Lo chiamavano Tresette… giocava sempre col morto
Denmark Guld, Gas og Gavtyve
Finland Kiero Dick ja Lännen villi porukka
Greece (transliterated ISO-LATIN-1 title) To onoma mou einai 3 eptaria
Italy (short title) Lo chiamavano Tresette…
Netherlands Een schot hagel… Amen
Norway Tricky Dicky – Vestens kjappis
Spain Para mí el oro, para ti el plomo
Sweden Ingen blåser Tricky Dicky
USA They Called Him the Player with the Dead
USA In the West There Was a Man Named Invincible
USA Man Called Invincible
West Germany Kennst Du das Land, wo blaue Bohnen blüh’n?
Tricky Dicky
Elios Studios, Rome, Lazio, Italy
(studio)
Villa Mussolini
Story | 1 |
Actors | 1 |
Music | 1 |
Director | 1 |
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Titolo originale: Lo chiamavano Tresette… giocava sempre col morto
Paese di produzione Italia
Anno 1973
Durata 82 min
Genere western, commedia
Regia Anthony Ascott
Soggetto Tito Carpi
Sceneggiatura Tito Carpi
Produttore Luciano Martino
Casa di produzione Lea Film
Distribuzione in italiano Titanus
Fotografia Stelvio Massi
Montaggio Attilio Vincioni
Musiche Bruno Nicolai
Scenografia Giacomo Calò Carducci
Costumi Luciano Sagoni
Trucco Pietro Tenoglio
Interpreti e personaggi
George Hilton: Tresette
Evelyn Stewart: Marlene
Cris Huerta: Bamby
Tony Norton: Veleno
Umberto D’Orsi: McPherson
Salvatore Borgese: Sal Pappalardo
Nello Pazzafini: Aureola Joe
Rosalba Neri: Concettina
Dante Cleri: il sindaco
Furio Meniconi: “Mano Veloce”
Pietro Ceccarelli: il bandito calvo
Gino Pagnani: “Pussy Pussy”
Pasquale Coletta: un fratello di Pappalardo
Carla Mancini
Bruno Boschetti
Doppiatori italiani
Sergio Graziani: Tresette
Vittoria Febbi: Marlene
Carlo Romano: Bamby
Carlo Alighiero: Veleno
Sergio Fiorentini: McPherson
Michele Gammino: Sal Pappalardo
Ferruccio Amendola: Aureola Joe
Bruno Persa: il sindaco



