Lo credevano uno stinco di santo
LO CREDEVANO UNO STINCO DI SANTO è un film di genere western del 1974, diretto da Juan Bosch, con Tania Alvarado e Indio Gonzales.
Trama
Jonathan Carver, ex trasportatore della Compagnia Mineraria, ha approfittato della sua professione per far scomparire un giorno 28 sacchetti d’oro. Sepolto nella County Prison, per 20 anni ha conservato gelosamente il segreto del nascondiglio e ora, al termine della sua condanna, è atteso dal solitario pistolero Trash Benson, dal signor Trevers della compagnia derubata e da quattro briganti.
Aiutato da Trash e dal messicano Paco, compagno di cella, il vecchio Carver riesce ad eludere la caccia dei banditi: muore però per collasso cardiaco quando rivede la vecchia amica Molly. Guidati da un indizio e provvisoriamente alleati, Trash e Paco varcano la frontiera con il Messico e si recano a San Firmino, il villaggio ove nella statua del Santo omonimo, fervorosamente venerata dalla popolazione. Carver ha nascosto l’oro.
Tuttavia sono stati preceduti dal brigante-rivoluzionario Firmin Rojas e vengono prontamente seguiti dai banditi. Nella battaglia si sviluppa feroce, Trash e Paco rischiano la vita più volte. Quando tutti gli intrusi sono stati uccisi e molti dei paesani inutilmente sacrificati, Paco precede Trash; lascia una parte dell’oro ai compaesani e fugge inseguito dall’amico.
Recensione
Western con molta azione, fuoco incrociato, risse, colpi di scena e un sacco di sparatorie. Il film dopo un po’ esaurisce le idee, tuttavia, è ancora abbastanza buono per essere divertente. Interessante lo scontro tra Anthony Steffen e Fernando Sancho. Si tratta di un gruppo di tagliagole che attende la liberazione dalla prigione della contea di un vecchio cercatore d’oro chiamato Carver (Manuel Guitian). Carver è da molto tempo in prigione per una rapina e sa dove ha nascosto 28 sacchi del ricco minerale. Tutti vogliono il cercatore, che è stato imprigionato 20 anni, per farlo parlare, ma solo uno di loro realizzerà il suo sogno. Tra i diversi fuorilegge che circondano la prigione, solo il più furbo dei banditi, Trash (Anthony Steffen), guadagna la fiducia del vecchio detenuto e con un desperado messicano, Josè (Daniel Martin), iniziano la ricerca dell’oro che è stato nascosto 20 anni prima. Quando Carver viene liberato, viene rapito da una banda che finge di rubare il suo prezioso oro. Ma troppe persone sono coinvolte in questa ricerca, tra cui un potente proprietario (Luis Induni), i suoi vice e un pericoloso killer (Gaspar Indio Gonzalez) con la sua banda. Più tardi, tentano di prendere una preziosa scultura di San Fermin. Dopo di ciò, incontrano il fuorilegge Fermin Rojas (Fernando Sancho) e le cose finiscono male.
Il famoso attore degli spaghetti western, Anthony Steffen, è buono nell’ interpretazione di Trash Benson. Anthony Steffen potrebbe essere un nome poco ricordato dagli appassionati di Spaghetti Western, ma ai suoi tempi, dalla metà degli anni ’60 ai primi anni ’70, Steffen era uno degli attori più popolari del genere – all’epoca film B economici, ora classici cult molto apprezzati. Il bello, nato italiano – in realtà presso l’ambasciata brasiliana a Roma – Antonio Luiz de Teffè von Hoonholtz ha iniziato a lavorare nel cinema come corriere di studio per Vittorio De Sica. Da lì, Steffen ha iniziato a recitare in film epici con spada e sandali, per poi passare al genere western, dove ha trovato la sua nicchia. Poi, Steffen ha colto al volo l’occasione quando gli e’ stato offerto il personaggio principale in “Ultimate Mohican”. Ha finito per specializzarsi nel genere western per i successivi due decenni, mentre interpretava famosi western come “Django Il Bastardo”, “Apocalypse Joe”, “Un treno per Durango” e molti altri.
A differenza degli altri attori di western dell’ epoca, come Clint Eastwood, tuttavia, Steffen non è mai diventata un’attrazione internazionale al botteghino. Per evitare di essere ingaggiato sempre come pistolero, ha interpretato tutti i generi come Giallo, Erotico, Thriller. Il cast di supporto è francamente buono, grazie a Fernando Sancho, che interpreta un bandito simpatico ma assassino, come al solito. Ha recitato spesso in un fuorilegge messicano, interpretandouna moltitudine di western nella parte del bandito messicano litigioso e scontroso, come: “Una pistola per Ringo”, “il ritorno di Ringo”, “Requiem per un Gringo “,” Dakota Joe “,” Winchester Bill “,” L’uomo che è venuto a uccidere “e molti altri. Altri attori nel film sono: Daniel Martin, Luis Induni, Tania Alvarado, Juan Torres, Raf Baldassarre, Gustavo Re, Gaspar ‘Indio’ González, tra gli altri.
Questa pellicola violenta con alcuni momenti esilaranti è sufficiente ma scarsamente fotografata da Julio Pérez de Rozas in Eastmancolor. Per lo più ambientato in scenari atmosferici, ma poveri, in località Fraga, (Huesca), simile ad Almeria, era un villaggio western situato in “Splicing De Llobregat” costruito da Balcazar Productions e girato in Matadapera, Barcellona, Catalogna e negli studi Elios, a Roma. Colonna sonora piacevole e allegra di Marcello Giombini. Il film è stato regolarmente diretto da Juan Bosch. È riuscito a fare un film fluido e pieno di duelli, attacchi e sparatorie, anche se nella media e con un budget limitato. Juan era un artigiano spagnolo, scriveva e dirigeva. Il film non e’ un capolavoro ma rimane pur sempre una discreta pellicola.
Curiosità
Uscite all’estero
Italy 19 August 1972
Spain 4 March 1974
USA December 1975
West Germany September 1987 (video premiere)
Titoli all’ estero:
(original title) La caza del oro
Brazil A Honra se Escreve com Chumbo
Brazil (TV title) Ouro Demais Para Gringo
Canada (French title) Il n’y a plus de saints au Texas
Finland (video box title) they believed he was a saint
Greece (transliterated ISO-LATIN-1 title) Ena liontari pou to legane Gringo
Greece (reissue title) Ton fonazan Ouranokatevato
Greece (video title) Pistevan oti itan agios
Italy Lo credevano uno stinco di santo
Norway Gulljakten
Spain (DVD title) Demasiado oro para Gringo
UK (video box title) they believed he was a saint
USA They Believed He Was No Saint
West Germany Zwei ausgekochte Halunken
World-wide (English title) Too Much Gold for One Gringo
Locations
Studi Elios, Rome, Lazio, Italy
vicinity of Barcelona, Catalonia, Spain
Fraga, Huesca, Aragón, Spain
Story | 2 |
Actors | 2 |
Music | 2 |
Director | 2 |
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Titolo Originale: La caza del oro
Lingua originale spagnolo
Paese di produzione Italia-Spagna
Anno 1972
Durata 98 min
Genere Western
Regia Juan Bosch
Soggetto Sergio Donati
Sceneggiatura Renato Izzo
Adattamento Juan Bosch, Fabio Piccioni
Produttore Alberto Grimaldi
Produttore esecutivo Mario Ambrosino
Casa di produzione Producciones Cinematográficas Cine XX
Produzioni Europee Associate
Staco Film
Fotografia Julio Pérez de Rozas
Montaggio Luis Puigvert
Musiche Marcello Giombini
Scenografia Mario Ambrosino
Costumi Giulia Mafai
Trucco Elisa Aspachs, Cesare Paciotti
Sonoro Angelo Spadoni
Interpreti e personaggi
Anthony Steffen as Trash Benson
Daniel Martín as Paco
Tania Alvarado as María
Manuel Guitián as Jonathan Carver
Indio González as Preacher
Ricardo Moyán as Jed Spotless
Raf Baldassarre as Director de la prisión
Juan Miguel Solano as Apache Joe
Antonio Ponciano as Silvertop
Luis Induni as Travers
Ángel Lombarte as Melquiades
Gustavo Re as Padre Javier
Juan Torres as Aldeano
Juan Patiño as Hombre de Rojas
Irene D’Astrea as Molly
Jarque Zurbano as Sheriff
Carmen Roger as Chica de Molly
Fernando Sancho as Fermín Rojas
Esteban Dalmases as Hombre de Travers
Juan Antonio Rubio as Pistolero



