V Puntata: Il cittadino si ribella

Durante questa lunga pausa… ho avuto il modo – molto piacevole – di vedere e rivedere molti films polizieschi. Che goduria!!!! Devo dire… e sono sicuro che molti di voi sarete d’accordo con me – che negli anni 70 sono stati  girati dei polizieschi eccezionali… ed altri “poliziotteschi” girati male. Veramente male, ma allo stesso tempo sono divertenti e piacevoli da vedere!

Un giorno durante questa “pausa” ero seduto sul divano a guardare la televisione, zappando come un contadino i vari canali. All’improvviso ho intravisto i titoli di testa di “Il cittadino si ribella”. Cavolo!!!! Uno dei film più cazzuti mai realizzati.

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Un film che non ti lascia un secondo. Chi lo molla adesso “Il cittadino!!”…. Praticamente un onesto/poveraccio che si ribella…. Aspetta un attimo… ma conosco questo film!!!  Ragazzi che colonna sonora!!!! Il “Good bye my friend” è da incorniciare! Lo sapevate che la canzone in questione è stata usata in un film d’azione americano: “Faster” con Dwayne “The Rock” Johnson (regia di George Tillman Jr.) in omaggio al film nostrano. Robetta….. Questi americani che ci omaggiano sempre…. Ritornando ai fratelli De Angelis e la loro mitica colonna sonora… da non escludere il pezzo “Drivin’ all around”! Niente male…. Ho il ritmo in testa.

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Dopo l’enorme successo di “La Polizia incrimina, la legge assolve” – la coppia Castellari-Nero torna insieme per il grande pubblico…. in un fantastico film denuncia. Un film duro che, senza parole – rispecchiava il terrore urbano e la violenza criminale di quel periodo. Dove? Ritornano alla bellissima Genova. Una Genova che ha regalato al film una cornice pittoresca unica ed eccezionale. Da una Genova poliziesca ad una Genova denuncia. Il ritorno è stato anche il mio. Quando la mia mamma mi ha detto un giorno, “Andrea, partiamo. Andiamo da papà. A Genova.”. Sono saltato dalla gioia!!! Non vedovo l’ora di abbracciare il mio papà gajardo e forte.

Il viaggio è lungo. Ad ogni stazione, “Siamo a Genova???” – Mia mamma, con il suo sorriso dolce.. ed il suo sguardo tenero, mi risponde: “No Andrea, Siamo solo arrivati alla Stazione Tiburtina… abbiamo un lunghissimo viaggio da fare…”. Guardo fuori… e vedo tutto che va veloce. Che fico andare in treno. Adoro il treno. Ancora oggi dopo tanti anni… amo andare in treno.

Ecco Genova!!!! Evviva sono arrivato… guardo fuori ma non vedo mio padre. La mia mamma mi prende per mano. Sicura ed affettuosa come sempre…usciamo dalla stazione e prendiamo un taxi che ci porta direttamente sul set. Il giorno non era bello. Mi ricordo delle brutte nuvole che coprivano il cielo… Ma il sorriso di mia madre è cosi bello che mi pareva il sole.

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Scendo dal taxi e vedo il solito Circo Togni. Una marea di mezzi cinematografici… tanti camion… e poi in fondo alla strada intravedo il mio papà seduto su uno stranissimo mezzo. “PAPA’!!!!!!!” Strillo come un pazzo. Corro libero verso di lui. Che gioia vederlo!! Con i suoi grandi occhiali da sole. “KID!!!!”. Che abbraccio e che baci. Mi prende in aria e mi fa girare. Come la scena di Franco con mia sorella in “La Polizia incrimina…”. Dopo i vari baci… arriva il turno di Franco. Che piacere vedere “zio” Franco e Giancarlo Prete (un grande amico di famiglia. Una persona semplicemente stupenda).

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Mio padre ritorna sul quel mezzo strano e tutto modificato. Sembra una carrozza al contrario…. tutti guardano l’auto attaccata… Ma come? Un mezzo strano deve portare in giro un’auto attaccata con tutti dietro… Ma è proprio strano il cinema!!! Il mezzo in questione, è un grosso furgone modificato. E’ un “camera-car”…. Ma che fantasia… che originalità! Tutti sono saliti. Franco e Giancarlo sono seduti nell’auto che ridono e pronti a recitare la scena. Nella scena, Franco deve far finta di guidare…. L’autista del camera-car guida il mezzo e l’auto di scena. Fico!!! Mio padre riprende il posto di “comando”…. e mi saluta “Ciao Kid… vado in giro e poi ritorno presto!!”. Ma io non posso salire… sono troppo piccolo. Ma un giorno avrò la mia soddisfazione e rivincita… sul film TV “Gioco a incastro” ho l’occasione di dirigere la II Unità del film di mio papà… guarda caso… devo girare una scena usando proprio un camera-car! Che emozione….. guardo mio padre: “Mio ricordo a Genova da piccolo… Adesso sei tu che non puoi salire!!  Vado, giro e torno“. Abbiamo iniziato a ridere come dei pazzi.

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“Andrea!!” Mi giro, è mamma che mi chiama…. Vado da lei ed incontro Carlo (il figlio di Franco). Anche Carlo è a Genova. Sono felicissimo. Ho il mio amichetto del set con me. Iniziamo ad andare in giro per i camions… ovviamente vedo mamma che corre dietro a noi. Come un inseguimento… Che divertimento!!

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Parlando di inseguimenti…. molti anni dopo mi raccontò mio padre che durante le riprese del film, ci fu un evento che scombussolò tutta l’Italia. Venne rapito e sequestrato dalle Brigate Rosse, il Giudice Sossi. Proprio nella città di Genova. La tensione salì enormemente. La presenza delle forze di polizia aumentò vertiginosamente. C’era un’aria di guerra civile. Nessuno voleva uscire e parlare. La modalità giornaliera venne sconvolta totalmente. Genova era sotto sequestro. Pattuglia dei Carabinieri e Polizia ovunque. Era la prima volta che veniva sequestrato un Giudice. Un uomo di Stato. Un colpo inflitto direttamente allo Stato. Ma le riprese dovevano continuare. La Polizia garantiva l’assistenza e collaborazione alla Produzione di Cecchi Gori. Ma un giorno, durante le riprese dell’inseguimento iniziale… con Franco “sequestrato” dai tre e la mitica Giulia GV della Polizia che faceva finta di “inseguire”… vennero in aiuto i veri Carabinieri!!! I Commissari di Polizia furono avvertiti che in quel giorno specifico la produzione avrebbe girato un’inseguimento nel traffico vero di Genova… ma per una strana ragione, il Commando dei Carabinieri non fu avvertito in tempo e durante proprio quelle riprese, una pattuglia dei Carabinieri veri (venuti da una sede esterna in appoggio a quelle locali) notò l’inseguimento ed iniziò ad inseguire la Giulia della Polizia (finta) e l’Alfa 1750 bianca guidata da Rocco Lerro. Ovviamente i Carabinieri coinvolti hanno chiesto assistenza… ed in pochi istanti, i nostri attori e stunts furono circondati dai Carabinieri ed anche dalla Polizia, intervenuta perché in zona ci fu una vera rapina. Mio padre è intervenuto immediatamente con il ciak ed il copione…. “FERMI… FERMI!!!!… STIAMO GIRANDO UN FILM!!!”. I Carabinieri erano tesissimi. Pronti ad usare i mitra M12… La tensione a Genova era veramente alta. La violenza terroristica estrema aveva fatto i primi passi per destabilizzare l’intero paese. Genova fu messa alla prova. Nei mesi seguenti, numerosi dirigenti della DIGOS e vari reparti antiterrorismo vennero spostati nel capoluogo Ligure. Nei mesi successivi si scoprì che Genova era il covo logistico ed organizzativo delle Brigate Rosse….

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Dopo qualche giorno, veniamo invitati a vedere lo spettacolo del Circo di Genova. Che forte! Andiamo al Circo – tutti insieme. Un momento di relax e divertimento. Raro e piacevole. Entriamo nel circo e vedo i clown…. ma devo dire la verità, non mi sono mai piaciuti i clowns. Hanno qualcosa di triste. Ma adoro invece le scimmie ed i vari animali. Con gioia ho assisto tutto lo spettacolo circense. Alla fine della serata… il proprietario/gestore in alta uniforme è venuto a salutare la “comitiva di cinematografari”… e guarda caso… viene proprio con una piccola scimmia. Che bello! Ero felicissimo!!! Stavo al settimo cielo. Potevo tenere in braccio una scimmia. Una scimmia con il pigiama. Penso: “Che buffo, anche la scimmia porta il pigiama”. Dopo è toccato a Carlo che era seduto accanto a me – a tenere in braccio la scimmia. Che serata!!!!

Ragazzi, che magia questo cinema. Come ogni magia che finisce… anche questa piccola avventura finisce qui… ma non per me e non per voi. Alla prossima puntata. Sempre con affetto e gioia

Andrea Girolami